Da oggi, inizia su tempi&modi una nuova rubrica dal titolo “Indicativo”, immagini positive e negative catturate dallo street style trentino.
Signori, non aspettatevi fotografie. Cercherò di descrivere gli stili che vedo usando la mia sola arma, e concedetemelo, mi divertirò ad…affondarla. Avrò infatti un occhio di riguardo più per le stonature (e le fashion victims)che per le sinfonie. Avez-vous bien compì?
Eccola la prima vittima. Quasi trentenne, capelli castano chiaro a caschetto, media statura, oserei dire nel complesso dello stile, “insignificante”. Forse è questo il motivo scatenante della scelta, una vera e propria abbuffata di accessori griffati.
Cintura monogramma Canvas Louis Vuitton, così come per la tracolla vintage (non vedo quel modello in giro da anni); pochette al collo con classica fantasia Burberry, occhiali da sole Versace (impossibile non vedere la borchia dorata Medusa sulle aste), e dulcis in fundo, scarpe con stampa logo Gucci.
Troppo, davvero troppo. Apprezzo il tentativo di valorizzare il minimal di camicia e jeans in total white (Ma come parlo? Sembro, Jonathan), ma non ci siamo proprio. Certo, è corretto utilizzare l’accessorio importante per completare ed arricchire uno stile pulito, sobrio, che cammina sull’orlo del banale o dello scontato; ma ricordate che l’eleganza è equilibrio.
Personalmente poi, non impazzisco per gli accessori o gli abiti con griffe esplicita, amo più quelli che sottendono una certa conoscenza (e cultura); c’è chi sa cogliere infatti il taglio di un abito, la qualità di una calzatura, il pregio di un pellame.
Morale: non facciamoci notare, se non per la nostra classe.
TESTO – ds
FOTOGRAFIA – ds @Neuhauser Straße München
MUSICA – too much love will kill you queen http://www.youtube.com/watch?v=fKFEjZ98Q4s