Un lungo fourreau strapless nero, con bustino costruito a fasce orizzontali e sottolineate da un piping a contrasto ed un’ampia coda realizzata con pieghe geometriche doppiate con una stampa floreale color avorio. Questo è l’abito couture disegnato in esclusiva da Giorgio Armani per Livia Firth, moglie dell’attore Colin Firth, in occasione della cerimonia dei Golden Globe.
Lo stilista ha scelto di abbracciare i principi di etica e sostenibilità, realizzando l’abito con un tessuto formato da fibre ottenute dalla pressione meccanica della plastica di bottiglie riciclate, un metodo che consente di ridurre al minimo l’impatto ambientale.
Una scelta green ed eco, ispirata dalla stessa Livia, grande sostenitrice della causa ambientale. «L’attenzione per il mondo che ci circonda è un problema che riguarda tutti noi, e al quale non possiamo sottrarci», ha detto re Giorgio.
Armani è stato uno degli stilisti, come Tom Ford, Chanel, Gucci, Stella McCartney, Paul Smith, Valentino, Roger Vivier, Alberta Ferretti ed Ermenegildo Zegna che si sono sbizzarriti sul red carpet proponendo abiti dall’impatto ambientale ridotto, in materiali eco-compatibili. Proprio la Ferretti ha affermato: “Creare abiti femminili e glamour, ma allo stesso tempo eco-friendly, è una sfida che stimola la mia creatività. Credo che la moda sia una modalità forte di comunicazione, che può supportare una così attuale e contemporanea causa». E Franca Sozzani, direttrice di Vogue Italia, non ha perso l’occasione dal suo seguitissimo blog di invitare la moda alla sostenibilità ambientale.