Beato chi ha potuto ascoltarla ed ammirarla qualche giorno fa presso la Sala Filarmonica di Trento.
Il suo nome in mandarino significa dolce piuma, ma nel mondo della musica classica è già un peso massimo. Nata a Pechino, figlia d’arte, a sette anni era già un talento del Beijing’s Central Conservatory of Music dove ha studiato prima di trasferirsi al Mount Royal College Conservatory a Calgary in Canada e quindi al prestigioso Curtis Institute of Music a Philadelphia. Ora a 24 anni è considerata la risposta femminile a Lang Lang al quale l’accomuna la direzione di Gary Graffman, sotto cui ha perfezionato la sua musica.
Allo straordinario talento e ad una tecnica prodigiosa che le permettono di spaziare in assoluta nonchalance da Prokofiev a Béla Bartok, unisce un’immagine sexy tale da mettere in subbuglio il mondo della musica classica. Una sensualità concentrata in 45 chili per un metro e 50 di altezza, un prodigio formato mignon ma con la forza del dragone. E il suo look abituale, composto da mini e abiti striminziti che le fasciano il corpo da bambola, ha attirato la severa critica americana che lo ha giudicato troppo audace e inadatto al palcoscienico della classica. Cosa che non le ha comunque impedito di esibirsi nei massimi templi della musica, dalla Scala alla Carnegie Hall con le maggiori orchestre e contesa dai piu celebri direttori.
Il suo primo album, Sonatas & Etudes del 2009 ha ricevuto una nomination ai Grammy ed il prossimo, la giovane pianista, lo inciderà con la direzione di Claudio Abbado. Intanto è testimonial dei pianoforti Steinway e del marchio Rolex.
In occasione del concerto di Trento, tra i due Steinway della Filarmonica, Yuja Wang ha scelto di suonare quello del 1952, contraddistinto da sonorità rotonde e avvolgenti, qualità timbriche meno presenti nell’altro strumento, della metà degli anni ‘70, caratterizzato da un timbro più asciutto e da una rispondenza percussivamente più icastica.
Il concerto ha regalato grandi emozioni ad un pubblico numerosissimo ed entusiasta, a partire dall’inizio da brivido. Durante l’«Étude-tableau» n. 4 di Rachmaninoff, un inconveniente tecnico ha costretto Yuja ad interrompere la sua esibizione: un fiocco di feltro, staccatosi, impediva il funzionamento di uno degli smorzatori. I tecnici di Steinway hanno rimediato all’inconveniente a tempo di record e il concerto ha potuto riprendere con una Wang che ricominciando dal primo brano, ha proseguito, come nulla fosse successo.
TESTO – ds ispirata da Stefania Cubello su Ladies
FOTOGRAFIA – orchestramozart.com
MUSICA – Chopin Piano Suonata No. 2 Part. 01 http://www.youtube.com/watch?v=Q_vBl5rBRpk