Archivi tag: vogue
“Immortalia Collection”
Hanno lasciato il segno.
99 brands scelti a mio gusto per rappresentare il meglio dei Modi di tutti i Tempi.
Paradigmi
Paradigmi
Da Frisoni, a Tangeri
Paradigmi
L’attimo raccolto
Miti alla finestra
Per Vogue, Tobey Maguire and Carolyn Murphy, fotografati da Peter Lindbergh, interpretano il classico senza tempo di Hitchcock, La finestra sul cortile (Rear Window), indossando creazioni anche di Dolce&Gabbana, Miu Miu e Gucci.
photos by urbaninitiativ3.com
From the Archives: The Ritz Paris in Vogue
Photographed by Arthur Elgort for Vogue, October 2009
Inspired by Kate Moss’s couture-clad romp through the halls of the Ritz Paris from our April issue, we went back in our history to discover the many times the storied hotel was used as a backdrop for Vogue’s fabled fashion shoots, including portfolios photographed by Arthur Elgort, Annie Leibovitz, Mario Testino, and more. The end result is a trip through our archives you won’t want to miss. (Vogue).
Le stanze dei bottoni
IL BOTTONE, ARTE E MODA
dal 16 dicembre al 7 aprile 2013
Musei Mazzucchelli, Ciliverghe di Mazzano (Brescia)
Ai Musei Mazzucchelli una grande mostra sulla storia del bottone, a cura di Franco Jacassi. (Forse la più grande mai concepita al mondo). Perché viene allestita in un ‘Museo della Moda’ in Italia? Non solo perché la moda italiana è leader, ma perché vantiamo in Italia la più importante filiera produttiva in questo settore, dai tessuti agli accessori, alla confezione. Soprattutto per quanto riguarda il bottone l’Italia ha una lunga storia, ma anche una presenza produttiva che tuttora è la più importante al mondo, malgrado la crisi. Non sarà quindi solo una mostra storica o per collezionisti, ma anche una storia del bottonificio italiano legato alla moda.
In mostra sarà esposta la collezione di Franco Jacassi, composta da oltre 10.000 bottoni rappresentativi dei vari stili ed epoche, dal Secolo XVIII fino agli anni Novanta del Novecento. Inoltre pannelli didattici sui principali e svariati materiali con cui sono stati prodotti i bottoni. Infine, per dare una visione complessiva, una storia del bottonificio italiano che mette in risalto il lavoro dei nostri artigiani e dell’industria italiana del bottone.
Femminilità senza tempo
Una femminilità che va oltre codici e distanze. L’Alta Moda, secondo Dolce & Gabbana, affonda le radici nel territorio. Quello d’origine, amato e rivissuto, sotto varie forme. Luogo di luci e ombre, di sacralità e sensualità. Dove si muovono figure magiche e carnali.
La protagonista di questa favola è Monica Bellucci fotografata da Paolo Roversi per Vogue (suppl. settembre). “Posso dire che Domenico, Stefano e io, da mediterranei, troviamo la nostra fonte di ispirazione nelle donne che abbiamo amato, che ci hanno fatto sognare. Donne dalla forte personalità, come le nostre nonne, mamme, zie. Esempi di femminilità che è stata portata sullo schermo dalle grandi attrici italiane del cinema di Fellini, Rossellini, Visconti, De Sica. Dive che hanno saputo trasmettere questo modello di femminilità al mondo”
Il nero, che la tradizione vuole simbolo del lutto e quindi deputato a mantenere le distanze, diviene ora, con un abile gioco d’ironia, il colore della seduzione. Mentre il pizzo, nella sua perfezione esecutiva, richiama quell’idea di unicità che è il fondamento dell’Alta Moda. Pizzi sontuosi e ricercati, realizzati da mani sapienti, si alternano a fastosi broccati nei quali la seta più preziosa si intreccia con il filo d’oro, fra suggestioni cinematografiche e rievocazioni di antichi splendori. Capolavori unici, nati per essere interpretati da donne straordinarie.
“Abiti meravigliosi, frutto di un eccezionale lavoro artigianale. Abiti di gran lusso, ma che non creano, tuttavia, quell’effetto di distanza che capi così importanti e sofisticati talvolta possono suscitare. Anzi, ti viene voglia di indossare queste stupende creazioni anche in occasioni meno formali”. (MB)
Tote Bag, una Tod’s per la Vogue Fashion Night Out
Paradigmi
LANA DEL REY
photographated by Ellen Von Unwerth
video di backstage e fotogallery su Vogue Italia (agosto 2012)
Paradigmi
Oui, c’est Carine
Quanto conta la sensualità? Carine Roitfeld, l’ex direttore di Vogue Paris, esempio di uno stile tutto francese, sexy ma non completamente, elegante ma mai lezioso, sfacciato ma con un twist, spiega il segreto dell’allure. “Prima di uscire, quando ti dai un’ultima occhiata allo specchio, chiediti se c’è ancora qualcosa di superfluo che potresti togliere”. E’ un suggerimento che arriva da Karl Lagerfeld che citava a sua volta Coco Chanel.
Carine Roitfeld ha da poco presentato un libro realizzato in collaborazione con Lagerfeld dedicato alla Petite Veste Noire Chanel, “un capo davvero indispensabile per qualsiasi donna, da indossare in ogni occasione, elegante abbinata ad una gonna, décontracté chic con i jeans”. Questo è il lusso alla francese : un capo raffinato, lussuoso nelle finiture ma mai vistoso, comodo da indossare, un investimento per la vita.
Ma per quanto riguarda Carine, il suo segno distintivo sono le gambe: splendide e sempre in mostra su tacchi vertiginosi. Un segno distintivo come ogni donna a capo dei vari Vogue in giro per il mondo: caschetto e occhiali XXL per Anna Wintour di Vogue America, lunghe chiome bionde e gioielli antichi per Franca Sozzani di Vogue Italia, taglio post punk asimmetrico alla Lisbeth Salander per Angelica Cheung di Vogue Cina. Carine però, afferma di portare anche ballerine e di essere solo vittima della sua immagine. Sensualità e potere.
E’ possibile conciliare seduzione e potere? Carine: “Dipende molto dal ruolo. Probabilmente nessuno vorrebbe una presidente della Repubblica in calze a rete e minigonna con lo spacco, l’abito influenza ancora il giudizio, l’importante sono le capacità. Una donna deve essere seducente, ma il suo potere di seduzione non lo misuri con i centimetri di pelle scoperta, bensì con l’attegiamento e con quello che dici. E’ un modo di essere, di accavallare le gambe, di guardare l’interlocutore, di sentirsi forte. Quando ti senti forte, ti senti più potente. E potere non significa sacrificare la propria femminilità ma è questione di sfruttare il proprio potenziale”
Insomma, sembra che la seduzione sia anche una questione di cultura, di charme, di conversazione: “Quello che dice una donna è almeno importante quanto l’abito che indossa”
ds ispirata da Maria Grazia Meda (D la Repubblica) foto di Karl Lagerfeld